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Giro turistico


Lo sviluppo urbano del paese di Tolfa ci permette di seguire chiaramente le fasi storiche ed economiche che hanno determinato questa espansione urbanistica, sono però scarse le notizie su chi fece costruire i palazzi più belli ed esattamente quando. Poco si sa del periodo medioevale e degli edifici più importanti di quell'epoca, il Castello, il Palazzo Baronale e la Chiesa di Sant'Egidio. Del periodo Rinascimentale abbiamo una descrizione di Tolfa tutt'altro che lusinghiera del poeta annibalcaro, che si dice abbia abitato nel Palazzo Baronale e sappiamo che Agostino Chigi, appaltatore delle cave di allume dal 1501 al 1520 fece costruire la chiesa della Sughera, ma non sappiamo dove abitasse nei suoi soggiorni a Tolfa né tantomeno se uno dei palazzi rinascimentali sia stato fatto costruire da lui. Aspettando che questi edifici vengano studiati, c'è una promessa dell'Istituto Norvegese di Roma, o che gli studiosi locali trovino negli archivi delle notizie riguardanti gli stessi. Vi invitiamo, a fare un giro turistico virtuale di Tolfa illustrato, in massima parte, dalle cartoline d'epoca della raccolta GAR: Saluti da Tolfa. Arrivando sulla piazza Vittorio Veneto (Piazza Nuova) si è attratti dalla lunga balconata che si affaccia sulla campagna e dalla quale nei giorni di cielo terso si può scorgere Roma e gli Appennini. La piazza è stata costruita negli anni 30 per dare una degna cornice al Palazzo Comunale, alle sue spalle potete visitare la bellissima Villa Comunale. Prima di incamminaci per via Roma abbiamo alla nostra destra il Monumento ai Caduti. L'edificio principale di via Roma è il Palazzo Buttaoni, al n°. 30. Arrivati in Piazza Giacomo Matteotti (Piazza Vecchia) ci avviamo per via Frangipani, al n°. 12 c'è l'antico Palazzo dei Priori, oggi Palazzaccio, sovrastato dalla Torre dell'orologio. Seguendo le mura esterne della Tolfa medioevale passiamo sotto l'arco del Palazzo della Ragione e ci inerpichiamo verso la vetta. Prima di giungervi c'è la chiesa della Madonna della Rocca dal cui sagrato si ha una vista del panorama del paese. Fra la chiesa ed il Castello c'è un sentiero, ora coperto dalle erbacce, che ci conduce ad un pianoro dal quale, come dicono gli autori citati: si può vedere fin nell'Aldilà. Scendendo dalla Rocca ci troviamo di fronte la Chiesa di S. Egidio ed a seguire quella del Crocefisso. Scendendo sulla destra si arriva a via Costa Alta ed al Palazzo Celli. Tornati sulla Piazza Vecchia, ammiriamo la fontana e ci incamminiamo per via Annibal Caro. Costruita a partire dalla fine del Quattrocento la via è costeggiata da palazzi rinascimentali e barocchi, al n° 37 troviamo Palazzo Panetti, al n° 61 sulla facciata dell'antico palazzo è stato costruito, nei secoli successivi, un tabernacolo in stile barocco con all'interno un'immagine della Vergine. In cima alla strada troviamo il Convento dei Cappuccini. Alla fine di via Annibal Caro troviamo la Chiesa della Madonna della Sughera con l'annesso Convento padri Agostiniani. Si scende poi per il Viale D'Italia e ci si ritrova al punto di partenza.

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