Archeologia

 

 
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VERSI DEL  POETA A BRACCIO DOMENICO  ACCIAROLI         TOLFA 22 – O3 – 1912          O1 – O3 – 1998

IL SOGNO

Vi voglio raccontà cosa ho sognato
qualche notte fa di questo inverno.
A me mi è parso d’essermi trovato
a tu per tu col diavolo a l’inferno.

Allora lì mi so raccomandato
facendo una preghiera al Padreterno.
Mi son trovato cò ’na gran luce attorno

LA SALUTE

O la salute che bello argomento
je voglio dedicà ’sta poesia
Io le farebbe un grande monumento
perché è la meglio cosa che ce sia.

Invece nessuno le fa un complimento
per trattenerla prima d’andar via.
Ma a chi dimostra di volerli bene
qualche giorno di più ce si trattiene.

IL SOLE

O sole che tu sorgi la mattina
coi tuoi raggi tanto risplendente .
Sei mandato per virtù divina
pe’ pote’ riscaldà tutta la gente.

Non si vedono fili e né cabina
da dove ne verrà questa corrente.
Tu nel mondo sei l’unica lucerna
che senza impianto dà la luce eterna.

LE NOZZE

Co’ le nozze si sogna il Paradiso
però non è un Paradiso eterno.
Chè se l’amore non è condiviso
dal Paradiso si  può andà all’inferno.

Noi ce l’avemo un compito preciso
ce l’ha lasciato detto il Padreterno .
E ’ste parole vanno ricordate
che ve  dovete amà per esse’  amate.  

IL VINO

Nel pranzo può mancar lo spezzatino
oppure l’insalata con l’arrosto.
Ma se t’accorgi che mancasse il vino
ogni invitato l’abbandona il posto.

Cerca andar ’nd’un  altro tavolino
indove er vino  se lo vede accosto.
Però deve conosce la misura
se la volesse far bella figura.

IL SACRO DUBBIO

Al Padre Nostro vada un gran rispetto
che mandò il Figlio per la redenzione.
Le disse” va laggiù, fatte un  giretto
frammezzo a tutta la popolazione”.

E da Maria nacque il pargoletto
che il cristiano c’ha tanta devozione .
E qui va bè è figlio di Maria
ma chi sono li nonni del Messia ?

LA MORTE

La  morte a tutte l’ore si presenta
perché questo è un passo necessario
 La gente dove arriva è malcontenta
ma lei per questo non dice l’orario.

Ma nessuno c’è che  si spaventa
c’è pure chi l’affronta volontario.
Perciò vi prego non aver paura
che pure questo è dono di natura

L’ENTRATA E  L’USCITA

Un giorno mentre stavo sul barcone
che li’de faccia c’è ’na fontanella.
Vidi ’na donna, stava a empì un bidone
però buttava più de ’na fuscella.

A guardalla me dava l’impressione
che non se n’era accorta poverella.
E molte volte accade nella vita
di guardare l’entrata e nò l’uscita.

LA  POLITICA

Il sette maggio il popolo Italiano
è chiamato a decide la sua sorte.
Ma io penso per uscir da’sto pantano
si troveremo con le gambe corte.

Sono tutti su l’istesso piano
tutti per raddrizzar le cose storte.
Ma quando che  incominciano ’ l’lavoro
prima di tutto tocca  drizzar loro.

L’AGRICOLTURA

La classe contadina sta  in naufraggio
sballottolata va contro corrente:
Ha chiesto aiuto e pare che il messaggio
sia andato proprio in mano al Presidente

Che l’ha  risposto’’fatevi coraggio
e c’ognuno c’avrete il salvagente.’’
Però qualcuno già si butta a nuoto
e quando arriva il bastimento è vuoto.

AL CIMITERO

 Al cimitero mi fa st’impressione
quanno che guardo tutte le ritratte
Io le conosco tutte ’ste persone
 tanto quelle savie e quelle matte.

C’è chi l’ha fatte le cattive azione
e c’hanno scritto lì che non l’ha fatte:
la giustizia terrena  ha  ’ste rapporte
inganna quelli vivi e quelli morte.

LA PROTESI DENTARIA

Oh cittadini è bene che ascoltate,
poche ce ne sò più de poverette,
e che motivo c’è d’annà sdentate,
quanno ciavemo mò chi ce le mette.

Forse le prezze sò ’n  po’ esagerate
e quarchiduno ’n se la po’ permette .
Ma chi se la po’ fà, venga da Rino
si vò  arirosicà quarchi crostino.

LA DISCIPLINA

Agli Italiani voglio fa ’n’appello
non vi fate sfuggi la disciplina.
Perché si ve perdete ’sto modello
l’uomo non lo sa più dove cammina.

E a chi ce l’ha, toglietevi il cappello
come se avesse in casa la regina.
Dove la disciplina è mezza morta
tutto il male che c’è non si sopporta.

LA GIOVENTU’ DI OGGI

La gioventù  di oggi è abituata
senza versà ’na goccia di sudore.
In questa società così avanzata
pare che non esistono dolore.

La gente vive allegra e spensierata
la maggior parte sfugge le lavore..
A li miei tempi per mangiar un arancio
dovevo prima regolà il bilancio

LA DONNA

La donna si pittura col pennello
e vò  fà comparì ch’è  naturale.
Pe chiude l’omo dentro il martavello
oppure l’uccellino senza l’ale.

Sempre di nuovo va cerca ’ l’modello
mi sembra di vederlo il carnevale.
In questo monno la donna si pasce
è sincera solamente quando nasce.

LA BELLA DONNA

La donna bella è sempre provocante
la colpa non è sua, povera figlia.
Fa  ’ na sfumata come lo  spumante
Ad’è ’n’attimo e se vota  la bottiglia.

Fra pretendenti ammiratori e amanti
non sa più quale lascia e quale piglia.
Tra ’n bacio, trà ’na smorfia  e ’na carezza
le sfiorisce così la giovinezza.

LA FEDE

La fede è seminata a campo aperto
ma nessuno sa le dimensione.
Chi la seminò fu un grande esperto
che non si ponno fà li paragone.

Noi sappiamo Gesù quanto ha sofferto
qui bisogna riflette e fa attenzione.
Che l’uomo che riflette e c’ha buon senso
nessuno può negarli il ricompenso.

LA GUERRA

Dov’è la guerra è tutto un fallimento
si basa sopra la vigliaccheria.
Che cosa  speri di atteggiamento
è come  Giuda che tradì il Messia.

La guerra può nasce ogni momento
senza nessuno che te fa la spia.
Li tempi son passati brutti e belli
però li sentimenti sono quelli.

LA  FEDE

La fede rappresenta un lumicino
che  si vede tanto di lontano.
Spesse volte ci viene vicino
che quasi poi toccarla con le mano.

E questa  c’illumina il cammino
dovrebbe approfittarne chi è cristiano.
Questa luce soltanto è sempre accesa
fino a che tutti l’avranno compresa.

LA  LIBERTA’

Il cane che c’ha al collo la catena
c’ha lo spazzio sempre limitato.
Povera bestia quanto mi fa pena
assai di più de un omo carcerato.

Ma questo l’ha  commessa qualche scena
e dalla libertà l’ hanno privato.
Chi della libertà fa troppo abuso
sta bene dove sta, se sta  rinchiuso.