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Corrispondenza da "Giornali vari "

TOLFA, 16

L'albergo-ristorante Costantini Quanti ricordi legati all'antica locanda

TOLFA Il 14 febbraio è stato S. Valentino. Non a caso dalla piazza nuova di Tolfa, quella che porta il nome di piazza Vittorio Veneto e che èil più bel salotto della provincia di Roma, guardando a monte, mi è venuto nella mente il ricordo più bello della mia vita: il giorno del mio matrimonio, ma in «contemporanea» la vista, la veduta di un «monumento nazionale», la ex lo­canda Costantini. Che è sita a fianco del Bar Italia e di­rimpetto alla trattoria «Caballera». La vogliamo indicare con precisione perché quella locanda sta per diventare un «reperto archeologico».
Il ricordo appunto della festa degli innamorati, ha fat­to scattare anche una situazione di fatto estetico ed architettonico che si trascina da tanto tempo, forse vent'anni. E molti cittadini con insistenza ci hanno fatto la richiesta: «scrivi sul monumento nazionale (locanda Costantini) che con il suo degrado ed abbandono deturpa la bella piazza di Tolfa, quella che ogni forestiero ci in­idia. E’ uno sconcio, devi scriverlo, se sei un giornalista».
Ebbene lo stiamo scrivendo. E la speranza è che se la sovrintendenza ai monumenti del Lazio non volesse accollarsi la grossa responsabilità di dichiararlo «monumento nazionale», almeno invitasse il comune o chi per esso ad acquistare calce e colore per nascondere le crepe e la vetustà dei muri e degli infissi che sono una vera vergogna cittadina.
Per chi ha dei ricordi come chi scrive, la locanda dalla terrazza panoramica, potrebbe rimanere così come si trova con la dovuta pulizia e manutenzione in maniera da non essere e rappresentare un pugno in un occhio. Ma la nostalgia dei ricordi non ha ragione di essere. Dunque si prendano i provvedimenti del caso, anche perché siamo dell'avviso che la sovrintendenza ai monumenti non la riconoscerà monumento storico.
Allora ecco la ragione di scrivere su una osteria anti­ca, la quale era e rappresentava per la cittadina di Tolfa un luogo di ritrovo per chi voleva parlare d'affari, un ristorante per chi voleva fare il pranzo di nozze, una stanza di albergo per l'ospite o forestiero che voleva fermarsi per qualche giorno in collina per ossigenare cuore e polmoni. Certo anche le feste da ballo furono fatte in quella abitazione che si chiamava anche albergo, co­sì come era scritto una volta in una guida antica del Touring Club Italiano.
Ti abbiamo ricordato nei suoi diversi e multiformi usi e costumi, cara vecchia, antica locanda, albergo, osteria Costantini, all'inizio del viale d'Italia. Siamo andati al­la ricerca di una vecchia fotografia che sembra scattata ieri, tanto il tempo si è fermato su di te. Nostalgicamente noi vorremmo che tu restassi o diventassi monumento nazionale, magari con restauro ed attenzioni del caso, ma il cuore ci dice che la sovrintendenza non la pensa come noi. Rassegnati perciò a morire, sparire.